EVENTI - Giovanni Valentini
CON LA CULTURA SI MANGIA
Investire in cultura – e “Cortina InConTRa” ne è una piccola ma significativa dimostrazione – non è mai uno spreco di risorse
- Audi Palace


​Investire in cultura – e “Cortina InConTra” ne è una piccola ma significativa dimostrazione – non è mai uno spreco di risorse. Intanto perché l’Italia possiede entro i suoi confini oltre la metà del patrimonio culturale mondiale ed è quindi doveroso, prima ancora che utile, tutelare questa straordinaria ricchezza. Poi perché, come testimoniano città come Berlino o Chicago, chi decide di puntare sulla cultura dà vita a un circolo virtuoso che significa sviluppo e nuovi posti di lavoro, specie per i giovani. Insomma, una bella polizza assicurativa sul futuro del nostro Paese. Ma per far questo occorre uscire dalla logica dell’investimento a fondo perduto, degli aiuti a pioggia, del sostegno a tutti e a tutto. Individuando i poli d’eccellenza su cui puntare e creando i presupposti per una imprenditorializzazione della cultura, da cui non possiamo prescindere

Ne discutono
Riccardo Villari, sottosegretario ministero Beni e Attività culturali
Maurizio Scaparro, regista teatrale
Paolo Baratta, presidente Biennale Venezia
Stefano Zecchi, docente Estetica Università Statale Milano, autore de “Quando ci batteva forte il cuore” (Mondadori)
Giovanni Valentini, editorialista La Repubblica
Conduce: Cesara Buonamici, vicedirettore Tg5


SINISTRA, CHE FARE?
Le difficoltà di Berlusconi e del suo governo fanno crescere nella sinistra, e nel Pd in particolare, l’idea che le prossime elezioni siano già vinte.
- Audi Palace


​Le difficoltà di Berlusconi e del suo governo fanno crescere nella sinistra, e nel Pd in particolare, l’idea che le prossime elezioni siano già vinte. Dimenticando così quanto capitò nel 1994 a Occhetto e alla sua “gioiosa macchina da guerra”. E comunque, il centro-sinistra può tornare al governo con una coalizione composita come quella del 2006 e sperare di durare? La verità è che il confronto tra le diverse anime del riformismo e del massimalismo ha lasciato il posto allo scontro delle personalità, con più attenzione alla presenza mediatica che alle idee. Ma cosa significa essere di sinistra oggi? Sono ancora funzionali i vecchi ancoraggi ideologici? E viceversa, il guardare ai “movimenti” non rischia di essere un inseguimento senza filtro di tutto ciò che viene dal basso, che emerge dalla piazza? Rispondono due uomini saggi

Dialogo tra
Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera Deputati
e Sergio Chiamparino, deputato Pd, già sindaco Torino
Conducono
Enrico Cisnetto, “Cortina InConTra”
Giovanni Valentini, editorialista La Repubblica
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